
BIANDRATE -10-05-2019 - Il Soprintendente
Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Province di Novara, Biella, Vercelli e Vco, Manuela Salvitti, ha affermato che "Grazie ai ritrovamenti risalenti al Neolitico, quello di Biandrate è lo scavo archeologico più importante fra quelli in corso nel Piemonte Orientale". Il Soprintendente ha visitato il cantiere archeologico nei giorni scorsi. "La mia presenza qui – ha aggiunto Salvitti – testimonia l'attenzione verso un progetto che la Soprintendenza ha seguito sin dai tempi in cui partirono i cantieri per la costruzione della Tav e che ora ha dato la possibilità di venire alla luce a dei reperti risalenti al Neolitico. Ritrovamenti di un periodo storico che risultano assolutamente inaspettati in queste zone e che ora meritano tutti gli approfondimenti scientifici necessari.", ha detto. Secondo il Soprintendente, insieme a quello di Salussola, nel Biellese, quello di Biandrate è lo scavo che ha restituito risultati fra i più significativi negli ultimi tre anni. Queste evidenze protostoriche emerse nel novarese sono destinate a rivestire una notevole importanza per la comunità scientifica. Al momento, nelle quattro province di competenza della Soprintendenza, sono attivi altri scavi con ritrovamenti di reperti a Greggio (VC), al confine tra Briga e Gozzano e a Cureggio. Il sopralluogo allo scavo è stato preceduto da una visita istituzionale al Comune di Biandrate, dove la Soprintendente è stata accolta dal sindaco Luciano Pigat e dal vicesindaco Angelo Grasso, oltre che dal Gruppo di lavoro istituzionale che coordina l'attività tecnico-amministrativa a livello locale, presieduto e coordinato dal Segretario Comunale di Biandrate Gabrio Mambrini e composto dall'architetto Giovanni Regis, responsabile unico del procedimento per il Comune di Biandrate e dalle funzionarie della Soprintendenza Francesca Garanzini e Lucia Mordeglia, nonché da Antonella Gabutti, in qualità di archeologo a supporto della progettazione e del Gruppo medesimo.


