
NOVARA -22-12-2019 - La Divisione Anticrimine
della Questura di Novara, con la sospensione invernale dei campionati di calcio professionistici e dilettantistici, ha tracciato un bilancio dell’attività di vigilanza svolta sulle manifestazioni sportive della provincia. Dall’avvio dei campionati il Questore ha adottato sette provvedimenti di daspo (Divieto di accesso nei luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive) nei confronti di coloro che hanno tenuto condotte violente.
Sei provvedimenti sono stati comminati ai calciatori di due squadre di prima categoria, rispettivamente della provincia di Novara e di Vco, che al termine del incontro, dopo il fischio dell’arbitro, avevano dato vita sul terreno di gioco ad una violenta rissa con prolungati scambi di colpi proibiti tra i diversi giocatori identificati anche attraverso un video diffuso sui maggiori portali di informazione specializzata e social media. Tuttavia al fine di non pregiudicare l'attività sportiva i giocatori in questione sono stati autorizzati a frequentare gli allenamenti e disputare gli incontri allorquando convocati.
Un provvedimento di Daspo per cinque anni è stato emesso e notificato ad un tifoso di una squadra lombarda (il Legnano), per cui è stata richiesta anche la prescrizione dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria che il gip di Novara ha convalidato per un periodo di tre anni, confermando quanto ricostruito dal personale della Divisione Anticrimine sulla pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica del tifoso, recidivo e destinatario di analogo provvedimento da altra Questura e tuttora in atto. Nel dettaglio, il tifoso al termine di un incontro disputato presso il centro di Novarello, aveva danneggiato una delle statue del complesso. Nell attività istruttoria, che ha portato all’emissione dei provvedimenti, è stato di fondamentale importanza il contributo fornito dall’Arma dei Carabinieri con il cui Comando provinciale si è operato in stretta sinergia.


