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VERBANIA – 04.12.2019 – Alzabandiera, messa

ed esibizione/esercitazione. Tra i rappresentanti delle istituzioni e tra la gente comune (era presente anche una classe della scuola materna Tozzi di Suna), stamane i vigili del fuoco del Vco hanno festeggiato la loro patrona Santa Barbara. Il comando, come accade ogni anno, ha aperto le porte alla cittadinanza -radunata per l’alzabandiera con inno di Mameli al pennone di ingresso-, mettendo in mostra i mezzi di soccorso e adibendo il deposito a chiesa. È sotto una croce fatta di corde intrecciate sorrette da una scala e davanti all’improvvisato altare della stazione mobile di comando che don Giovanni Antoniazzi, parroco di Madonna di Campagna e cappellano dei pompieri (funzione ricevuta in eredità dal suo predecessore don Egidio Borella ed esercitata per la prima volta oggi), ha celebrato la messa in onore di santa Barbara. A seguire il discorso del comandante Felice Iracà e la premiazione dei pompieri che si sono meritati nel 2019 le ricompense. I diplomi delle croci di anzianità sono state consegnate ad Adam Williams Meloni (coordinatore), Marco Candiotti, Lorenzo Giavina, Simone Crivelli, Andrea Mantoan, Marco Sacchi, Riccardo Sacchi, Gabriele Sarli e Marta Valeria Sessa (volontari). I diplomi di lodevole servizio sono andati ai caporeparto esperti Giorgio Ghidella, Eutizio Sevi, Fernando Spinozzi, Gabriele Guilizzoni; ai caposquadra volontari Giorgio Lucchini, Tullio Domenici, Valter Ottina, Giovanni Viola, Francesco Bionda e Fulvio Manoni.

Al termine della cerimonia religiosa, mentre una delegazione del nucleo speleo-alpino-fluviale, calandosi dal castello di manovra hanno srotolato il Tricolore, nel piazzale i bambini della materna hanno vestito per un giorno i panni dei pompieri.

“A coronamento di un anno di lavoro duro e intenso – ha detto Iracà –, mi piace ricordare l’elogio che cinque nostri vigili del fuoco hanno ricevuto da parte del capo del Corpo”. Sono coloro che il 12 agosto, a Baveno, hanno messo in sicurezza due tigli secolari alti venti metri danneggiati dalla tromba d’aria. Un’operazione in cui hanno dimostrato “professionalità, impegno e senso del dovere, valsi a scongiurare una potenziale situazione di pericolo”.

 

 

 

 

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