
VCO- 30-11-2019- L’impegno dell’eurodeputato ossolano Alessandro Panza per la salvaguardia e lo sviluppo della montagna è noto da sempre, ed in questi giorni sembra indirizzarsi verso il conseguimento di importanti obbietivi: "La giornata del 27 novembre segna una data importante- spiega in un comunicato stampa- quel giorno è stato depositato in commissione sviluppo regionale (REGI) la richiesta per il riconoscimento dello status specifico di zona montana. Si tratta di un’iniziativa epocale, perché ad oggi le montagne, assimiliate alle zone rurali non sono oggetto di alcun progetto o iniziativa, ad eccezione di Eusalp (accordo di strategia di cui fanno parte le 48 regioni della zona alpina). “Affrontare questo tema significa comprendere, finalmente, che la montagna non può vivere solo grazie al turismo alpino - afferma l’On. Panza, che continua- la montagna ha bisogno di investimenti nella ricerca e nell’innovazione, sostengo alle persone, alle imprese agricole, alle silvicolture e a tutte quelle industrie che caratterizzano tutto l’arco alpino, andando ad arginare anche il fenomeno dello spopolamento che sta colpendo le nostre zone montane.” Le zone di montagne sono diverse dalle aree rurali e richiedono interventi specifici, mirati e diversificati. Occorre dare strumenti alle istituzioni locali perché solo chi conosce il territorio può sviluppare azioni concrete e invertire la tendenza al declino economico e allo spopolamento. Per le aree di montagna non servono dei finanziamenti a pioggia, bensì visione, progettualità e forti relazioni con gli amministratori locali. Il programma proposto prevede: - che la coesione territoriale delle regioni debba essere notevolmente rafforzata, ottimizzando le infrastrutture e i trasporti locali; - la conversione di aree industriali da ripristinare per una successiva fase di re-industrializzazione; - strategie regionali per la prevenzione dei rischi ambientali - politica di coesione e città di piccole e medie dimensioni - Modifica dei modelli di estrazione energetica in tutti i territori UE. In sostanza la procedura avviata mira ad esplorare i modi in cui le regioni interessate possono beneficiare dei programmi di cooperazione transnazionale e interregionale in tutta l'UE".


