
DOMODOSSOLA - 16-10-2019 - Martedì 22 ottobre
, dalle ore 11 alle 13 l’École des Italiens presenta a Domodossola, in via Mellerio 2, "Che" una mostra delle fotografie di René Burri, Alberto Korda, Osvaldo Salas, Anonimo boliviano.
Gli scatti appartengono alla collezione di Michele Bonuomo, accompagnati da un testo di Davide Brullo e il Catalogo Mme Webb editore.
In rassegna alcuni degli scatti più celebri del condottiero sudamericano, ripresi da fotografi entrati anch'essi nella leggenda.
René Burri (1933-2014)
Nasce a Zurigo nel 1933, fotografo noto soprattutto per i reportage di alcuni degli avvenimenti storici e culturali più importanti della seconda metà del ventesimo secolo. Famosissimi alcuni suoi ritratti, tra cui quelli di Che Guevara e di Pablo Picasso, ritratti iconici destinati a rimanere per secoli nell’immaginario collettivo. Nonostante Burri sia conosciuto come il grande fotografo della Magnum, non bisogna dimenticare che era un’artista a tutto tondo perché, tra le sue passioni, c’erano anche la pittura e il cinema.
René Burri è convinto che non sia l’immobilità la caratteristica più importante dell’immagine, bensì la sua capacità di cogliere le trasformazioni, i cambiamenti. René Burri è un fotografo delle visioni.
Attraverso le sue immagini e i suoi reportage, infatti, è possibile avere una visione più chiara di tutti gli eventi e gli stravolgimenti che hanno caratterizzato l’epoca moderna. I suoi reportage sono il documento dei cambiamenti passati che hanno costruito le basi della società moderna.
Alberto Korda (1928-2001)
Alberto Díaz Gutiérrez, meglio conosciuto come Alberto Korda , è stato un fotografo cubano, divenuto famoso per la sua foto Guerrillero Heroico, una delle immagini più riprodotte di Ernesto Che Guevara e una delle foto più diffuse in assoluto.
Prima della rivoluzione castrista era fotografo di moda. Nel 1960 diventò fotografo del quotidiano Revolución e sempre in quell’anno scattò la nota foto di Guevara, dalla quale non trasse alcun guadagno.
Alberto Korda realizzò questa famosa immagine del Che grazie a due scatti (uno orizzontale e uno verticale) che fece all’Avana il 5 marzo 1960, durante il funerale per le circa cento vittime dell’esplosione della nave Coubre. Korda utilizzò una Leica con una pellicola Kodak Plus-X Pan, che ospitava già fotogrammi di Jean-Paul Sartre, Simone De Beauvoir e Fidel Castro. Nell’orizzontale negativo, originale (dal quale è stato ritagliato il solo volto del “Che”) di profilo a sinistra appare il giornalista argentino Jorge Ricardo Masetti Blanco (Comandante Segundo) di origini bolognesi, fondatore di Prensa Latina a Cuba e desaparecido in Argentina nel 1964.
La foto del “Guerrillero Heroico” diventò famosa in tutto il mondo quando l’editore milanese Giangiacomo Feltrinelli si fece regalare i due scatti da Korda e pubblicò la famosa foto del Che, sia come poster nel 1967, sia come copertina per il libro Diario in Bolivia nel 1968.
Osvaldo Salas (1914-1992)
È stato uno dei fotografi della rivoluzione cubana. Viene spesso citato tra i fotografi che hanno avuto un ruolo importante nella copertura mediatica della rivoluzione di Castro, insieme ad Alberto Korda e suo figlio Roberto Salas, fotografo ufficiale di Fidel Castro. Nel 1955 fugge da Cuba e arriva a New York, dove si guadagna da vivere come fotografo.
Nel 1959, mentre Castro conduce con successo la rivoluzione cubana, lo chiama a Cuba. Osvaldo Salas, accompagnato dal figlio Roberto, allora 18enne, ritorna e diventa capo del dipartimento di fotografia del quotidiano Revolución ed illustrerà per ventitré anni l'evoluzione dell'avventura cubana.


