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BIELLA – 03-10-2019 – Qual è la rete di mobilità delle valli? Uncem ha condotto uno studio sul tema grazie al progetto Astus per Interreg Spazio Alpino, focalizzandosi in particolare sul Biellese Orientale e sull'Unione montana composta da 21 Comuni e andando a verificare come si spostano i pendolari e chi lavora nelle industrie della zona. Importante il confronto con il vettore dei trasporti sul territorio, Atap, presieduta da Vincenzo Ferraris, che ha fatto fronte negli ultimi anni al taglio di centinaia di chilometri di corse conseguenti alla contrazione dei finanziamenti regionali che permettono l'erogazione del servizio di trasporto pubblico. Anche sulla base di questo studio Uncem chiede alla Regione Piemonte di individuare risorse per il supporto a nuove forme di trasporto, sul modello del car sharing, del car pooling, dei taxibus, della mobilità a chiamata. “Fondamentale poi incrociare domanda e offerta di mobilità per scopi turistici: è questo il canale per ripagare i servizi a chiamata che il territorio chiede vengano erogati 365 giorni l'anno – scrivono da Uncem - Su questi fronti, Uncem vuole proseguire il lavoro già avviato con la Regione Piemonte, anche al fine di riequilibrare la spesa per il trasporto pubblico, oggi al 75 per cento destinata a Torino città e alla prima cintura".

 

 

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