VERBANIA – 04.11.2019 – C'era anche una delegazione
di studenti dell'istituto comprensivo Rino Monti Stella, col Tricolore appuntato al petto, alla cerimonia del IV novembre. I festeggiamenti provinciali per la Festa dell'Unità nazionale e delle Forze armate si sono tenuti stamane a Pallanza. Dopo la messa celebrata in San Leonardo, il corteo coi labari delle associazioni combattentistiche e d'arma e i gonfaloni di Comuni e Provincia sono sfilati sino al monumento ai Caduti del lungolago. Lì il prefetto Iginio Olita, il presidente dela Provincia Arturo Lincio e il sindaco di Verbania Silvia Marchionini hanno deposto la corona che ha reso omaggio ai caduti di guerra. Il ricordo di quanto accade un secolo fa, in parallelo con l'apprezzamento per la presenza dei giovani studenti, è stato il tema dell'orazione ufficiale di Rita Nobile, professoressa in pensione. “La storia è la materia delle materie”, ha detto legando alla narrazione degli eventi accaduti durante la Prima guerra mondiale il ricordo di due uomini della sua terra d'origine, Piazza Armerina, in provincia di Enna. Uno era il nonno, richiamato alle armi perché esperto tecnico di esplosivi, che nel Bellunese portò la sua conoscenza nella costruzione delle trincee di una guerra di posizione che fu terribile per i soldati. L'altro era il generale Antonio Cascino, un militare di carriera che nel guidare i suoi uomini alla conquista del Monte Santo, non si tirò indietro nonostante fosse stato ferito. Restò al suo posto e quella determinazione la pagò con la vita quando, a causa delle ferite infettatesi, morì di setticemia.


